Giovanni 5:41-42-47 La Parola è Vita (PEV)

5. Fra quelli in attesa, cʼera un uomo paralizzato da trentotto anni.

6. Quando Gesù lo vide, lì sdraiato, e seppe da quanto tempo era malato, gli chiese: «Non vorresti guarire?»

7. «Non posso», rispose lʼuomo, «perché non ho nessuno che mi aiuti a tuffarmi nella vasca, quando lʼacqua è mossa. Ogni volta che cerco di buttarmi cʼè sempre qualcun altro che arriva prima di me».

8. Allora Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua coperta e cammina!»

41-42. A me non importa affatto avere o non avere la vostra approvazione, perché so bene che voi non amate Dio.

43. Lo so, perché sono venuto per farvi conoscere mio Padre e voi mi respingete, mentre sareste pronti a ricevere il primo che capita, che non fosse mandato da Dio!

44. Non cʼè da meravigliarsi, se non credete, perché vi compiacete della reciproca considerazione, mentre ve ne infischiate della gloria che viene dallʼunico Dio!

45. Tuttavia, non sarò io ad accusarvi di questo davanti al Padre. Lo farà Mosè, lo stesso Mosè, nelle cui leggi sperate tanto per entrare in cielo!

46. Però, se aveste creduto a Mosè, dovreste credere anche a me; infatti è stato proprio lui a scrivere sul mio conto. Invece non avete voluto credergli, di conseguenza, non credete neppure a me.

47. Quindi, se non credete a ciò che ha scritto lui, come potete credere alle mie parole?»

Giovanni 5