Giovanni 19:13-22 La Parola è Vita (PEV)

2-3. Intanto, i soldati fecero una corona di spine e gliela misero in testa, poi gli gettarono sulle spalle un mantello rosso. «Salve, re dei Giudei!» lo salutavano con scherno, passandogli accanto, e lo prendevano a schiaffi.

13. A queste parole, Pilato di nuovo fece portar fuori Gesù. Poi si mise a sedere sul banco delle sentenze, nel luogo detto Litòstroto (in ebraico Gabbatà).

14. Era circa mezzogiorno della vigilia di Pasqua.Pilato disse alla folla: «Ecco il vostro re!»

15. «Toglilo di mezzo!» gridarono quelli. «A morte! Crocifiggilo!»«Come? Devo crocifiggere il vostro re?» chiese Pilato.«Non abbiamo altro re allʼinfuori dellʼimperatore!» gridarono di rimando i capi sacerdoti.

16. Allora Pilato consegnò loro Gesù, perché fosse crocifisso.

17. Finalmente erano riusciti nel loro intento! Presero Gesù e lo portarono subito fuori città, ed egli salì fino al luogo detto «il Teschio», in ebraico «Gòlgota», portando sulle spalle la sua croce.

18. Là fu crocifisso insieme con altri due, uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra.

19. Pilato fece mettere sulla croce una scritta che diceva: «Gesù di Nazaret, re dei Giudei».

20. Molti Giudei lessero questa scritta poiché il posto dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città, e la iscrizione fu fatta in ebraico, in latino e in greco.

21. Allora i capi sacerdoti dissero a Pilato: «Cambia la scritta. Anziché “Il re dei Giudei”, fai scrivere “Ha detto di essere il re dei Giudei”!»

22. Ma Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto. Resta così comʼè».

Giovanni 19