Giovanni 10:22-23-33 La Parola è Vita (PEV)

3. Il custode gli apre, le pecore sentono la sua voce e gli si avvicinano; egli le chiama per nome e le porta fuori.

4. Le fa uscire tutte dallʼovile e cammina davanti a loro. Le pecore lo seguono, perché riconoscono la sua voce.

5. Certamente non seguiranno un estraneo, anzi scapperanno, perché non ne riconoscono la voce».

6. Quelli che ascoltavano questa parabola di Gesù, non riuscivano a capirne il significato.

7. Gesù, allora, spiegò: «Per la verità, io sono la porta per le pecore.

22-23. Era inverno. In quel periodo si celebrava a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Gesù si trovava nel tempio e passeggiava sotto il portico di Salomone.

24. Alcuni capi giudei si strinsero intorno a lui e gli chiesero: «Per quanto ancora vuoi tenerci in sospeso? Se tu sei il Messia, diccelo chiaramente!»

25. «Ve lʼho già detto, ma voi non mi credete», rispose Gesù. «La prova lampante sta nei miracoli che faccio nel nome di mio Padre.

26. Voi, però, non mi credete, perché non fate parte del mio gregge.

27. Le mie pecore riconoscono la mia voce, io le conosco, ed esse mi seguono.

28. Anzi, io do loro la vita eterna ed esse non periranno mai. Nessuno le strapperà da me.

29. Perché mio Padre me le ha date, egli è il più potente di tutti e nessuno può rapirle dalla sua mano.

30. Io e il Padre siamo Uno Solo».

31. Allora di nuovo i capi giudei raccolsero delle pietre per ucciderlo.

32. Ma Gesù disse: «Per conto di mio Padre, vi ho mostrato molti miracoli. Per quale di questi mi volete lapidare ora?»

33. Risposero gli altri risentiti: «Non vogliamo ucciderti per ciò che hai fatto di buono, ma per bestemmia! Infatti tu, un semplice uomo, hai detto di essere Dio».

Giovanni 10