Atti 26:12-20 La Parola è Vita (PEV)

12. Proprio per questo scopo ero in viaggio verso Damasco, incaricato e autorizzato dai sommi sacerdoti,

13. quando, sarà stato circa mezzogiorno, o re, una luce dal cielo più splendente del sole sfolgorò davanti a me e ai miei compagni.

14. Cademmo a terra, ed io udii una voce che mi parlava in ebraico: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Stai soltanto facendo del male a te stesso, è duro per te scalciare contro il pungolo!”

15. “Chi sei, Signore?” chiesi allora. E il Signore rispose: “Sono Gesù, quello che tu perseguiti.

16. Ma ora alzati, perché ti sono apparso per fare di te un mio servo e testimone.Parlerai al mondo di questʼesperienza e di tutte le altre volte in cui ti apparirò.

17. Ti proteggerò da tutti i pericoli, quando ti manderò dagli Ebrei e dai pagani,

18. per aprire loro gli occhi, perché si convertano e vivano nella luce di Dio, invece che nelle tenebre di Satana. Quelli che avranno fede in me potranno ottenere il perdono dei peccati e la parte di eredità promessa, insieme a quelli che sono santificati dal Signore”.

19. Perciò, o re Agrippa, io non ho voluto disubbidire alla visione che ho avuto dal cielo!

20. Dapprima ho predicato agli abitanti di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme, della Giudea ed anche ai pagani. A tutti dicevo di pentirsi e convertirsi a Dio, e di dimostrare con le buone azioni la sincerità della loro conversione.

Atti 26