Atti 21:1-7 La Parola è Vita (PEV)

1. Venne il momento di separarci dagli anziani di Efeso, e riprendemmo il mare. Arrivammo dritti a Cos. Il giorno dopo eravamo a Rodi, e da lì giungemmo a Pàtara,

2. dove ci imbarcammo su una nave, che partiva per le province siriane della Fenicia.

3. In vista dellʼisola di Cipro, la lasciammo a sinistra e sbarcammo nel porto di Tiro in Siria, dove la nave doveva lasciare il carico.

4. Trovammo i discepoli del posto e restammo con loro una settimana. Questi discepoli, mossi dallo Spirito Santo, consigliavano a Paolo di non andare a Gerusalemme.

5. Alla fine della settimana, quando tornammo alla nave, tutta la comunità, compresi i figli e le mogli dei credenti, ci accompagnò fino alla spiaggia. In ginocchio sulla sabbia, ci mettemmo a pregare, poi ci salutammo.

6. Quindi salimmo a bordo, ed essi se ne tornarono a casa.

7. Dopo aver lasciato Tiro, ci fermammo a Tolemàide, dove salutammo i credenti, con cui restammo, però, soltanto un giorno.

10-11. Eravamo a Cesarèa da parecchi giorni, quando venne a trovarci dalla Giudea, un certo profeta di nome Agabo. Con la cintura di Paolo, Agabo si legò i piedi e le mani, poi disse: «Ecco che cosa dice lo Spirito Santo: “Così sarà legato dai Giudei di Gerusalemme il padrone di questa cintura, e sarà dato in mano ai pagani”».

37-38. Mentre stava entrando, Paolo disse al tribuno: «Posso parlarti un momento?» «Parli il greco?» chiese lʼaltro sorpreso. «Non sei, per caso, quellʼEgiziano che tempo fa ha guidato una rivolta e portò quei quattromila briganti nel deserto?»

Atti 21