Salmi 73:3-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

3. Perciocchè io portava invidia agl’insensati, Veggendo la prosperità degli empi.

4. Perciocchè non vi sono alcuni legami alla lor morte; E la lor forza è prosperosa.

5. Quando gli altri uomini sono in travagli, essi non vi son punto; E non ricevono battiture col rimanente degli uomini.

6. Perciò, la superbia li cinge a guisa di collana; La violenza li involge come un vestimento.

7. Gli occhi escono loro fuori per lo grasso; Avanzano le immaginazioni del cuor loro.

8. Son dissoluti, e per malizia ragionano di oppressare; Parlano da alto.

9. Mettono la lor bocca dentro al cielo, E la lor lingua passeggia per la terra.

10. Perciò, il popolo di Dio riviene a questo, Veggendo che l’acqua gli è spremuta a bere a pien calice,

11. E dice: Come può essere che Iddio sappia ogni cosa, E che vi sia conoscimento nell’Altissimo?

12. Ecco, costoro son empi, e pur godono pace e tranquillità in perpetuo; Ed accrescono le lor facoltà.

13. Indarno adunque in vero ho nettato il mio cuore, Ed ho lavate le mie mani nell’innocenza.

14. Poichè son battuto tuttodì, Ed ogni mattina il mio gastigamento si rinnuova.

15. Se io dico: Io ragionerò così; Ecco, io son disleale inverso la generazione de’ tuoi figliuoli.

16. Io ho adunque pensato di volere intender questo; Ma la cosa mi è parsa molto molesta.

17. Infino a tanto che sono entrato ne’ santuari di Dio; Ed ho considerato il fine di coloro.

18. Certo, tu li metti in isdruccioli; Tu li trabocchi in ruine.

Salmi 73