Salmi 18:1-10 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Salmo di Davide, servitor del Signore, il qual pronunzio’ le parole di questo cantico al Signore, nel giorno che il Signore l’ebbe riscosso dalla mano di tutti I suoi nemici, e dalla mano di Saulle; dato al capo de’ Musici. Egli adunque disse: O SIGNORE, mia forza, io ti amerò affettuosamente.

2. Il Signore è la mia rocca, e la mia fortezza, e il mio liberatore, Il mio Dio, la mia rupe; io spererò in lui; Il mio scudo, e il corno della mia salute, il mio alto ricetto.

3. Io invocai il Signore, a cui si deve ogni lode; E fui salvato da’ miei nemici.

4. Doglie di morte mi avevano circondato, E torrenti di scellerati mi avevano spaventato.

5. Legami di sepolcro mi avevano intorniato, Lacci di morte mi avevano incontrato.

6. Nella mia distretta io invocai il Signore, E gridai all’Iddio mio; Ed egli udì la mia voce dal suo Tempio, E il mio grido pervenne davanti a lui a’ suoi orecchi.

7. Allora la terra fu scossa, e tremò; E i fondamenti de’ monti furono smossi E scrollati; perciocchè egli era acceso nell’ira.

8. Un fumo gli saliva per le nari, Ed un fuoco consumante per la bocca; Da lui procedevano brace accese.

9. Ed egli abbassò i cieli, e discese; E vi era una caligine sotto a’ suoi piedi.

10. E cavalcava sopra Cherubini, e volava; Ed era portato a volo sopra l’ale del vento.

Salmi 18