Matteo 27:42-48 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

42. Egli ha salvati gli altri, e non può salvare sè stesso; se egli è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui.

43. Egli si è confidato in Dio; liberilo ora, se pur lo gradisce; poichè egli ha detto: Io son Figliuolo di Dio.

44. Lo stesso gli rimproveravano ancora i ladroni, ch’erano stati crocifissi con lui.

45. Ora, dalle sei ore si fecero tenebre sopra tutta la terra, insino alle nove.

46. E intorno alle nove, Gesù gridò con gran voce, dicendo: Eli, Eli, lamma sabactani? cioè: Dio mio, Dio mio, perchè mi hai lasciato?

47. Ed alcuni di coloro ch’erano ivi presenti, udito ciò, dicevano: Costui chiama Elia.

48. E in quello stante un di loro corse, e prese una spugna, e l’empiè d’aceto; e messala intorno ad una canna, gli diè da bere.

Matteo 27