Luca 12:16-26 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

16. Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d’un uomo ricco fruttarono copiosamente.

17. Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti.

18. Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni.

19. E dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi.

20. Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l’anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate?

21. Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio.

22. POI disse a’ suoi discepoli: Perciò io vi dico: Non siate solleciti per la vita vostra, che mangerete; nè per lo corpo vostro, di che sarete vestiti.

23. La vita è più che il nudrimento, e il corpo più che il vestimento.

24. Ponete mente a’ corvi, perciocchè non seminano, e non mietono, e non hanno conserva, nè granaio; e pure Iddio li nudrisce; da quanto siete voi più degli uccelli?

25. E chi di voi può, con la sua sollecitudine, aggiungere alla sua statura pure un cubito?

26. Se dunque non potete pur ciò ch’è minimo, perchè siete solleciti del rimanente?

Luca 12