Luca 11:21-30 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

21. Quando un possente uomo bene armato guarda il suo palazzo, le cose sue sono in pace.

22. Ma se uno, più potente di lui, sopraggiunge, e lo vince, esso gli toglie le sue armi, nelle quali si confidava, e spartisce le sue spoglie.

23. Chi non è meco, è contro a me; e chi non raccoglie meco, sparge.

24. Quando lo spirito immondo è uscito d’alcun uomo, egli va attorno per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: Io ritornerò a casa mia, onde io uscii.

25. E se, essendovi venuto, la trova spazzata, ed adorna;

26. allora va, e prende seco sette altri spiriti, peggiori di lui; e quelli entrano là, e vi abitano; e l’ultima condizion di quell’uomo è peggiore della primiera.

27. Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della moltitudine alzò la voce, e gli disse: Beato il seno che ti portò, e le mammelle che tu poppasti.

28. Ma egli disse: Anzi, beati coloro che odono la parola di Dio, e l’osservano.

29. ORA, raunandosi le turbe, egli prese a dire: Questa generazione è malvagia; ella chiede un segno; ma segno alcuno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona.

30. Perciocchè, siccome Giona fu segno a’ Niniviti, così ancora il Figliuol dell’uomo sarà segno a questa generazione.

Luca 11