Lamentazioni 3:8-27 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Eziandio quando grido e sclamo, Egli chiude il passo alla mia orazione,

9. Egli ha chiuse le mie vie di pietre conce a scarpello, Ha rinvolti i miei sentieri.

10. Egli mi è stato un orso all’agguato, Un leone ne’ suoi nascondimenti.

11. Egli ha traviate le mie vie, Mi ha tagliato a pezzi, mi ha renduto desolato.

12. Egli ha teso l’arco suo, E mi ha posto come un bersaglio incontro alle saette.

13. Egli mi ha fitti nelle reni Gli strali del suo turcasso.

14. Io sono in derisione a tutti i popoli, E son la lor canzone tuttodì.

15. Egli mi ha saziato di amaritudini, Mi ha inebbriato di assenzio.

16. Egli mi ha stritolati i denti con della ghiaia, Mi ha voltolato nella cenere.

17. E tu hai allontanata l’anima mia dalla pace, Ed io ho dimenticato il bene.

18. E ho detto: Il Signore ha fatta perire la mia forza, E la mia speranza.

19. Ricordati della mia afflizione, E del mio esilio; del tosco e dell’assenzio.

20. L’anima mia se ne ricorda del continuo, E se ne abbatte in me.

21. Questo mi torna alla mente, Perciò spererò ancora.

22. Se non siamo stati del tutto consumati, È per le benignità del Signore; Perciocchè le sue misericordi non son venute meno;

23. Si rinnovano ogni mattina; La tua lealtà è grande.

24. Il Signore è la mia parte, ha detto l’anima mia; Perciò spererò in lui.

25. Il Signore è buono a quelli che l’aspettano, All’anima che lo ricerca.

26. Buona cosa è di aspettare in silenzio La salute del Signore.

27. Buona cosa è all’uomo di portare il giogo Nella sua giovanezza.

Lamentazioni 3