Giobbe 41:9-23 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

9. Ecco, la speranza di pigliarlo è fallace; Anzi l’uomo non sarà egli atterrato, solo a vederlo?

10. Non vi è alcuno così feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me?

11. Chi mi ha prevenuto in darmi cosa alcuna? ed io gliela renderò; Quello che è sotto tutti i cieli è mio.

12. Io non tacerò le membra di quello, Nè ciò ch’è delle sue forze, nè la grazia della sua disposizione.

13. Chi scoprirà il disopra della sua coverta? Chi verrà a lui con le sue doppie redini?

14. Chi aprirà gli usci del suo muso? Lo spavento è d’intorno a’ suoi denti.

15. I suoi forti scudi sono una cosa superba; Son serrati strettamente come con un suggello.

16. L’uno si attiene all’altro, Talchè il vento non può entrar per entro.

17. Sono attaccati gli uni agli altri, ed accoppiati insieme, E non possono spiccarsi l’uno dall’altro.

18. I suoi starnuti fanno sfavillar della luce, E i suoi occhi son simili alle palpebre dell’alba.

19. Della sua gola escono fiaccole, Scintille di fuoco ne sprizzano.

20. Delle sue nari esce un fumo, Come d’una pignatta bollente, o d’una caldaia.

21. L’alito suo accende i carboni, E fiamma esce della sua bocca.

22. La possa alberga nel suo collo, E la doglia tresca davanti a lui.

23. Le polpe della sua carne son compresse; Egli ha la carne addosso soda, e non tremola punto.

Giobbe 41