Giobbe 41:8-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Pongli pur la mano addosso, Tu non ricorderai mai più la guerra.

9. Ecco, la speranza di pigliarlo è fallace; Anzi l’uomo non sarà egli atterrato, solo a vederlo?

10. Non vi è alcuno così feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me?

11. Chi mi ha prevenuto in darmi cosa alcuna? ed io gliela renderò; Quello che è sotto tutti i cieli è mio.

12. Io non tacerò le membra di quello, Nè ciò ch’è delle sue forze, nè la grazia della sua disposizione.

13. Chi scoprirà il disopra della sua coverta? Chi verrà a lui con le sue doppie redini?

14. Chi aprirà gli usci del suo muso? Lo spavento è d’intorno a’ suoi denti.

15. I suoi forti scudi sono una cosa superba; Son serrati strettamente come con un suggello.

16. L’uno si attiene all’altro, Talchè il vento non può entrar per entro.

17. Sono attaccati gli uni agli altri, ed accoppiati insieme, E non possono spiccarsi l’uno dall’altro.

Giobbe 41