4. Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de’ ginepri, per iscaldarsi.
5. Erano scacciati d’infra la gente; Ei si gridava dietro a loro, come dietro ad un ladro.
6. Dimoravano ne’ dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce.
7. Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a’ cardi.
8. Erano gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese.
9. Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de’ lor ragionamenti.
10. Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso.
11. Perciocchè Iddio ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, per non riverir più la mia faccia.
12. I giovanetti si levano contro a me dalla man destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per traboccarmi in ruina;
13. Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta;
14. Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine.
15. Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l’anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola.