Giobbe 30:4-15 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

4. Coglievano la malva presso agli arboscelli, E le radici de’ ginepri, per iscaldarsi.

5. Erano scacciati d’infra la gente; Ei si gridava dietro a loro, come dietro ad un ladro.

6. Dimoravano ne’ dirupi delle valli, Nelle grotte della terra e delle rocce.

7. Ruggivano fra gli arboscelli; Si adunavano sotto a’ cardi.

8. Erano gente da nulla, senza nome, Scacciata dal paese.

9. Ed ora io son la lor canzone, E il soggetto de’ lor ragionamenti.

10. Essi mi abbominano, si allontanano da me, E non si rattengono di sputarmi nel viso.

11. Perciocchè Iddio ha sciolto il mio legame, e mi ha afflitto; Laonde essi hanno scosso il freno, per non riverir più la mia faccia.

12. I giovanetti si levano contro a me dalla man destra, mi spingono i piedi, E si appianano le vie contro a me, per traboccarmi in ruina;

13. Hanno tagliato il mio cammino, si avanzano alla mia perdizione, Niuno li aiuta;

14. Sono entrati come per una larga rottura, Si sono rotolati sotto le ruine.

15. Spaventi si son volti contro a me, Perseguitano l’anima mia come il vento; E la mia salvezza è passata via come una nuvola.

Giobbe 30