Giobbe 21:13-30 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

13. Logorano la loro età in piacere, E poi in un momento scendono nel sepolcro.

14. Quantunque abbiano detto a Dio: Dipartiti da noi; Perciocchè noi non prendiam piacere nella conoscenza delle tue vie.

15. Che è l’Onnipotente, che noi gli serviamo? E che profitto faremo se lo preghiamo?

16. Ecco, il ben loro non è egli nelle lor mani? Sia il consiglio degli empi lungi da me.

17. Quante volte avviene egli che la lampana degli empi sia spenta, E che la lor ruina venga loro addosso, E che Iddio dia loro tormenti nella sua ira per lor parte?

18. E che sieno come paglia al vento, E come pula che il turbo invola?

19. E che Iddio riserbi a’ lor figliuoli la violenza da loro usata; O che egli la renda a loro stessi, e ch’essi lo sentano?

20. E che gli occhi loro veggano la lor ruina, E ch’essi bevano dell’ira dell’Onnipotente?

21. Perciocchè del rimanente, quale affezione avranno essi alle lor case, Da che il numero de’ lor mesi sarà stato troncato?

22. Potrebbesi insegnar scienza a Dio? Conciossiachè egli sia quel che giudica gli eccelsi.

23. Colui muore nel colmo della felicità, In compiuta pace e tranquillità.

24. Le sue secchie son piene di latte, E le sue ossa sono abbeverate di midolla.

25. E costui muore, essendo in amaritudine d’animo, E non avendo giammai mangiato con diletto.

26. Amendue giacciono nella polvere, E i vermini li coprono.

27. Ecco, io conosco i vostri pensamenti, E i malvagi discorsi che voi fate contro a me a torto.

28. Perciocchè voi direte: Ove è la casa del magnifico? Ed ove sono i padiglioni ove abitavano gli empi?

29. Non vi siete voi giammai informati da coloro che fanno viaggi? Voi non disdirete già i segnali ch’essi ne dànno;

30. Che il malvagio è riparato al giorno della ruina, Quando le ire sono sparse.

Giobbe 21