Giobbe 15:28-35 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

28. Ed è abitato in città desolate, in case disabitate, Ch’erano preste ad esser ridotte in monti di ruine.

29. Egli non arricchirà, e le sue facoltà non saranno stabili, E il suo colmo non si spanderà nella terra.

30. Egli non si dipartirà giammai dalle tenebre, La fiamma seccherà i suoi rampolli, Ed egli sarà portato via dal soffio della bocca di Dio.

31. Non confidisi già nella vanità, dalla quale è sedotto; Perciocchè egli muterà stato, e sarà ridotto al niente.

32. Questo mutamento si compierà fuor del suo tempo, E i suoi rami non verdeggeranno.

33. Il suo agresto sarà rapito come quel d’una vigna, E le sue gemme saranno sbattute come quelle di un ulivo.

34. Perciocchè la raunanza de’ profani sarà deserta, E il fuoco divorerà i tabernacoli di quelli che prendon presenti;

35. I quali concepiscono perversità, e partoriscono iniquità, E il cui ventre macchina fraude.

Giobbe 15