Isaia 5:21-27 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

21. Guai a coloro che si reputano savi, e che sono intendenti appo loro stessi.

22. Guai a coloro che son valenti a bere il vino, e prodi a mescer la cervogia!

23. A coloro che giustificano l'empio per presenti, e tolgono a' giusti la lor ragione!

24. Perciò, siccome la fiamma del fuoco divora la stoppia, e la vampa consuma la paglia, così la lor radice sarà come una cosa marcia, e i lor germogli se ne andran via come la polvere; perciocchè hanno sprezzata la Legge del Signor degli eserciti, ed han disdegnata la parola del Santo d'Israele.

25. Perciò, l'ira del Signore si è accesa contro al suo popolo; ed egli ha stesa la sua mano contro ad esso, e l'ha percosso; e i monti ne hanno tremato; e i lor corpi morti sono stati a giusa di letame in mezzo delle strade. Per tutto ciò l'ira del Signore non si è racquetata; ma la sua mano è ancora stesa.

26. Ed egli alzerà la bandiera alle nazioni lontane, e fischierà loro dall'estremità della terra; ed ecco, prestamente e leggermente verranno.

27. Fra esse non vi sarà alcuno stanco, nè fiacco; non saranno sonnacchiosi, nè addormentati; e la cintura de' lombi loro non sarà sciolta, nè la correggia delle scarpe rotta.

Isaia 5