Geremia 4:8-13 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

8. Perciò, cingetevi di sacchi, fate cordoglio, ed urlate; imperocchè l'ardor dell'ira del Signore non si è stornato da noi.

9. Ed avverrà in quel giorno, dice il Signore, che il cuor del re, e de' principi, verrà meno; e i sacerdoti saranno stupefatti, ed i profeti attoniti.

10. Ed io ho detto: Ahi! Signore Iddio! hai tu pure ingannato questo popolo, e Gerusalemme, dicendo: Voi avrete pace; e pur la spada è giunta infino all'anima!

11. In quel tempo si dirà a questo popolo, ed a Gerusalemme: Un vento secco, qual soffia ne' luoghi elevati, soffia nel deserto, traendo verso la figliuola del mio popolo; il quale non è da sventolare, nè da nettare;

12. un vento, più forte che tali venti, verrà da parte mia; ora anch'io pronunzierò loro i miei giudicii.

13. Ecco, colui salirà a guisa di nuvole, ed i suoi carri saranno come un turbo; i suoi cavalli saranno più leggieri che aquile. Guai a noi! perciocchè siamo deserti.

Geremia 4