Fatti degli Apostoli 26:7-10 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

7. Alla quale le nostre dodici tribù, servendo del continuo a Dio, giorno e notte, sperano di pervenire; per quella speranza sono io, o re Agrippa, accusato da' Giudei.

8. Che? è egli da voi giudicato incredibile che Iddio risusciti i morti?

9. Ora dunque, quant'è a me, ben avea pensato che mi conveniva far molte cose contro al nome di Gesù il Nazareo.

10. Il che eziandio feci in Gerusalemme; ed avendone ricevuta la podestà da' principali sacerdoti, io serrai nelle prigioni molti de' santi; e, quando erano fatti morire, io vi diedi la mia voce.

Fatti degli Apostoli 26