Evangelo di S. Luca 23:37-52 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

37. Se tu sei il Re de' Giudei, salva te stesso.

38. Or vi era anche questo titolo, di sopra al suo capo, scritto in lettere greche, romane, ed ebraiche: COSTUI È IL RE DE' GIUDEI.

39. Or l'uno de' malfattori appiccati lo ingiuriava, dicendo: Se tu sei il Cristo, salva te stesso, e noi.

40. Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava, dicendo: Non hai tu timore, non pur di Dio, essendo nel medesimo supplizio?

41. E noi di vero vi siam giustamente, perciocchè riceviamo la condegna pena de' nostri fatti; ma costui non ha commesso alcun misfatto.

42. Poi disse a Gesù: Signore, ricordati di me, quando sarai venuto nel tuo regno.

43. E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi tu sarai meco in paradiso.

44. Or era intorno delle sei ore, e si fecer tenebre sopra tutta la terra, infino alle nove.

45. E il sole scurò, e la cortina del tempio si fendè per lo mezzo.

46. E Gesù, dopo aver gridato con gran voce, disse: Padre, io rimetto lo spirito mio nelle tue mani. E detto questo, rendè lo spirito.

47. E il centurione, veduto ciò ch'era avvenuto, glorificò Iddio, dicendo: Veramente quest'uomo era giusto.

48. E tutte le turbe, che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose ch'erano avvenute, se ne tornarono, battendosì il petto.

49. ORA, tutti i suoi conoscenti, e le donne che l'aveano insieme seguitato da Galilea, si fermarono da lontano, riguardando queste cose.

50. Ed ecco un certo uomo, chiamato per nome Giuseppe, ch'era consigliere, uomo da bene, e diritto;

51. il qual non avea acconsentito al consiglio, nè all'atto loro; ed era da Arimatea, città de' Giudei; ed aspettava anch'egli il regno di Dio;

52. costui venne a Pilato, e chiese il corpo di Gesù.

Evangelo di S. Luca 23