Epistola di S. Paolo ai Romani 16:1-11 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

1. OR io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che è in Cencrea.

2. Acciocchè voi l'accogliate nel Signore, come si conviene a' santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocchè ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora.

3. Salutate Priscilla, ed Aquila, miei compagni d'opera in Cristo Gesù.

4. I quali hanno, per la vita mia, esposto il lor proprio collo; a' quali non io solo, ma ancora tutte le chiese de' Gentili, rendono grazie.

5. Salutate ancora la chiesa che è nella lor casa, salutate il mio caro Epeneto, il quale è le primizie dell'Acaia in Cristo.

6. Salutate Maria, la quale si è molto affaticata per noi.

7. Salutate Andronico e Giunia, miei parenti, e miei compagni di prigione, i quali son segnalati fra gli apostoli, ed anche sono stati innanzi a me in Cristo.

8. Salutate Amplia, caro mio nel Signore.

9. Salutate Urbano, nostro compagno d'opera in Cristo; e il mio caro Stachi.

10. Salutate Apelle, che è approvato in Cristo. Salutate que' di casa di Aristobulo.

11. Salutate Erodione, mio parente. Salutate que' di casa di Narcisso che son nel Signore.

Epistola di S. Paolo ai Romani 16