Epistola di S. Paolo ai Romani 15:21-27 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

21. Ma, come è scritto: Coloro a' quali non è stato annunziato nulla di lui lo vedranno; e coloro che non ne hanno udito parlare l'intenderanno.

22. Per la qual cagione ancora sono spesse volte stato impedito di venire a voi.

23. Ma ora, non avendo più luogo in queste contrade, ed avendo già da molti anni gran desiderio di venire a voi,

24. quando andrò in Ispagna, verrò a voi; perciocchè io spero, passando, di vedervi, e d'esser da voi accompagnato fin là, dopo che prima mi sarò in parte saziato di voi.

25. Ora al presente io vo in Gerusalemme, per sovvenire a' santi.

26. Perciocchè a que' di Macedonia, e d'Acaia, è piaciuto di far qualche contribuzione per li poveri d'infra i santi, che sono in Gerusalemme.

27. È, dico, lor piaciuto di farlo; ed anche son loro debitori, perciocchè, se i Gentili hanno partecipato ai lor beni spirituali, debbono altresì sovvenir loro ne' carnali.

Epistola di S. Paolo ai Romani 15