Epistola di S. Paolo 1 ai Corinti 15:48-56 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

48. Qual fu il terreno, tali sono ancora i terreni; e quale è il celeste, tali ancora saranno i celesti.

49. E come noi abbiam portata l'immagine del terreno, porteremo ancora l'immagine del celeste.

50. Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l'incorruttibilità.

51. Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d'occhio, al sonar dell'ultima tromba.

52. Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati.

53. Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.

54. E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria.

55. O morte, ov' è il tuo dardo? o inferno, ov' è la tua vittoria?

56. Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge.

Epistola di S. Paolo 1 ai Corinti 15