Epistola agli Ebrei 11:15-24 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

15. Che se pur si ricordavano di quella onde erano usciti, certo avean tempo da ritornarvi.

16. Ma ora ne desiderano una migliore, cioè, la celeste; perciò, Iddio non si vergogna di loro, d'esser chiamato lor Dio; poichè egli ha loro preparata una città.

17. Per fede Abrahamo, essendo provato, offerse Isacco; e colui che avea ricevute le promesse offerse il suo unigenito.

18. Egli, dico, a cui era stato detto: In Isacco ti sarà nominata progenie.

19. Avendo fatta ragione che Iddio era potente eziandio da suscitarlo da' morti; onde ancora per similitudine lo ricoverò.

20. Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, intorno a cose future.

21. Per fede Giacobbe, morendo, benedisse ciascuno de' figliuoli di Giuseppe; e adorò, appoggiato sopra la sommità del suo bastone.

22. Per fede Giuseppe, trapassando, fece menzione dell'uscita de' figliuoli d'Israele, e diede ordine intorno alle sue ossa.

23. Per fede Mosè, essendo nato, fu nascosto da suo padre e da sua madre, lo spazio di tre mesi; perciocchè vedevano il fanciullo bello; e non temettero il comandamento del re.

24. Per fede Mosè, essendo divenuto grande, rifiutò d'esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone;

Epistola agli Ebrei 11